Gentilissimi Soci,
La pandemia non solo ha causato gravi perdite tra gli operatori sanitari che si sono infettati nell’assistere i pazienti, ma ha anche determinato elevati livelli di stress e burn-out. A oggi si contano centinaia di morti per COVID-19 tra medici e infermieri ma non si ha ancora una esatta dimensione degli effetti, anche a lungo termine, causati dal grave disagio psichico vissuto. Mentre si è provveduto a ridurre il rischio di contaminazione del personale dotandolo di appositi dispositivi di protezione personale poco si è fatto per il loro benessere mentale. Il personale sanitario è ormai stremato sia fisicamente che mentalmente ed è necessario sostenerlo con tutti i mezzi possibili.
Abbiamo per questo fatto nostra una proposta dell’autorevole Institute for Quality Improvement, una delle più autorevoli istituzioni scientifiche a livello internazionale che si occupa di qualità e sicurezza delle cure. L’Istituto di Boston ha esaminato le prove disponibili per gli interventi che possono aiutare a proteggere la salute mentale del personale di fronte a condizioni di lavoro estreme come disastri naturali, attacchi terroristici e precedenti pandemie. Questa ricerca è stata sintetizzata in alcune raccomandazioni, basate sull’evidenza scientifica, definite “DPI psicologici”. L’Ordine degli Psicologi della Toscana, il Centro Criticità Relazionali della Regione Toscana con la collaborazione di Italian Network for Safety in Healthcare, hanno messo a punto una versione italiana di queste raccomandazioni che ha avuto il consenso di IHI.
Tutti i dirigenti delle strutture sanitarie interessate sono invitati a discuterne con il proprio personale e a favorire la loro applicazione.
Per scaricare il poster: PPE_ihi_poster_ITA_def
per scaricare le raccomandazioni: PPE_ihi_raccomandazioni_ITA_def (2)